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Fontane di Firenze

Che siano state installate per celebrare un evento, una personalità di rilievo per la città o semplicemente per decorare una piazza, le città italiane hanno sempre amato le loro fontane. Firenze non fa eccezione. Ci sono moltissime splendide fontane sparse per la città, perciò vediamo insieme le più conosciute e particolari che troverete passeggiando per il centro storico.

FONTANA DI NETTUNO
La Fontana del Nettuno in piazza della Signoria, completata nel 1574, è opera di Bartolomeo Ammannati che seguì un disegno di Baccio Bandinelli.
Nel 1559, Cosimo I de’ Medici lanciò un concorso per progettare la prima fontana pubblica della città. Nettuno, il cui volto si dice somigli a quello del Granduca Cosimo, è l'elemento principale della fontana, in piedi su un carro trainato da cavalli marini.
Soprannominato "Il Biancone", la statua di marmo bianco non è sempre stata amata e rispettata come è oggi: infatti, i fiorentini erano soliti lavare i panni nella sua vasca così spesso, che si rese necessario  necessario nel 1720, di installare una targa sul muro di Palazzo Vecchio che proibisse questa attività. Come se ciò non bastasse, il capolavoro dell'Ammannati fu vandalizzato diverse volte nel corso dei secoli, fortunatamente senza subire danni irreversibili. La fontana è stata magnificamente restaurata di recente e dal 2019 ha ritrovato il suo originale splendore.

Fontana del Nettuno


IL PORCELLINO
La Loggia del Porcellino al Mercato Nuovo prende il nome dalla fontana di un cinghiale, affettuosamente ribattezzato "porcellino" dai fiorentini. È una copia dell'originale realizzata da Pietro Tacca nel 1620 e ispirata a un cinghiale di marmo ellenistico che Papa Pio IV donò al Granduca Cosimo nel 1560.
La statua di marmo originale fu conservata per un periodo nella Sala delle Nicchie di Palazzo Pitti e poi trasferita alla Galleria degli Uffizi. Giorgio Vasari la menzionò persino nei suoi testi, riferendosi ad essa come alla statua del "porco cinghiale in satto di sospetto", per via dell'espressione molto vigile dell'animale.
Secondo la leggenda, sfregare il naso del cinghiale porterebbe fortuna, ecco perché lo vedrete lucente e dorato mentre il resto della statua si è ossidata nel tempo ed è di un color bronzo scuro. Una piccola curiosità: se siete fan di Harry Potter dovreste sapere che una copia del Porcellino è apparsa nei film!

Fontana del Porcellino


FOUNTAINA DEI MOSTRI MARINI
Ancora una volta è Pietro Tacca il talento dietro la creazione di due bellissime e peculiari fontane in bronzo Fiorentine. Queste fontane progettate in stile manierista, rappresentano mostri marini e creature di eccezionale bellezza. Gli elementi marini naturalistici, come conchiglie, pesci, mostri immaginari e ghirlande con crostacei e alghe, hanno subito segnato le fontane come una grande novità. Un altro elemento che si discostava dalla tradizione era il fatto che l'acqua scendesse dalle bocche dei mostri invece di essere spruzzata verso l'alto. Le piccole fontane furono realizzate nel 1626 per il Porto di Livorno, ma Ferdinando II insistette perché rimanessero a Firenze, così nel 1641 furono collocate in Piazza Santissima Annunziata, decisione per la quale siamo certamente molto grati al Granduca.

Fontana dei Mostri Marini


FONTANA DELLO SPRONE
Una delle più belle ed eleganti fontane pubbliche di Firenze si trova all'angolo tra via dello Sprone e borgo San Jacopo in Oltrarno. Si chiama Fontana dello Sprone e fu scolpita da Bernardo Buontalenti, che viveva nella vicina area di Via Maggio; commissionata con ogni probabilità per il matrimonio di Cosimo II de’ Medici con Maria Maddalena d'Austria nel 1608.
La fontana, che rappresenta una faccia barbuta che sgorga acqua in un bacino a forma di conchiglia, fu progettata per creare una cascata sul fronte che finisse nella piccola vasca sottostante.

Fontana dello Sprone


FONTANA DEL CARCIOFO
Collocato sul muro ribassato che separa il cortile di Palazzo Pitti e l'anfiteatro di Boboli, fu scolpita da Francesco Susini e Francesco della Tadda e collocato sulla terrazza nel 1641.
È decorata con cherubini, conchiglie e delfini, ma gli elementi che nel corso degli anni, hanno fatto guadagnare alla fontana il suo soprannome di "Fontana del Carciofo" sono le decorazioni delle conchiglie ai lati della scala della fontana che assomigliano proprio a foglie di carciofo.

Fontana del Carciofo


LE FONTICINE
Il tabernacolo delle Fonticine, situato lungo via Nazionale, unisce due elementi tradizionali italiani: fontane e tabernacoli (che di solito si trovano agli angoli delle strade e sono dedicati alla Vergine Maria).
Realizzata da Girolamo e forse da Giovanni della Robbia nel 1522, fu chiamata così per la presenza delle sette piccole fontane a forma di teste di cherubini che versano l'acqua nella vasca di marmo sottostante. Originariamente era nei pressi di Santa Caterina d'Alessandria, ma fu smantellata e ricomposta nella sua posizione attuale intorno al 1850. Le sue dimensioni e forma insolite fanno di questa una fontana molto originale per Firenze.
Sopra il bacino della fontana, il tabernacolo - un capolavoro monumentale dei della Robbia - è modellato nella tipica terracotta smaltata policroma. Raffigura una Madonna col Bambino tra i santi Jacopo, Lorenzo, Giovannino, Barbara e Caterina d'Alessandria. In cima ci sono il Padre Eterno e lo Spirito Santo con gli angeli adoranti, e tra i frutti e le foglie della cornice, ci sono le teste e le figure dei santi.
La maggior parte della gente ci passa davanti senza nemmeno accorgersi di questo capolavoro, a causa della sua posizione in una strada molto trafficata della città. Ma ora che sapetedella sua esistenza, dovreste fermarvi e dare un'occhiata anche questa bellissima fontana!

Tabernacolo delle Fontincine

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