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Oltre il Rinascimento a Firenze - La Serra Liberty di Giacomo Roster

Non solo Rinascimento, altre epoche, altre architetture - LA SERRA LIBERTY DI GIACOMO ROSTER.
Il Parco dell’Orticoltura fu istituito per esperimenti scientifici botanici nel 1859 dall’Accademia dei Georgofili, un’associazione nata nel 1753 nel clima illuminista per lo studio delle tecniche agrarie. Nell’area vennero piantate vigne, alberi da frutta, ortaggi e eccentriche e rare piante ornamentali. Nel 1876 tutto il parco fu ristrutturato per poter ospitare esposizioni e mostre internazionali di floricoltura, tecniche e attrezzi agricoli e per questo fu deciso di costruire una grande serra in stile liberty riscaldata, in ferro, ghisa e vetro (chiamata tepidario o giardino d’inverno).

Fu incaricato l’architetto Giacomo Roster (1837 – 1905), che stava lavorando insieme a Giuseppe Poggi nella ristrutturazione urbanistica che stravolse il volto della città per “Firenze Capitale” (1864 -1870) nella seconda metà dell’800. Il Roster si occupò in particolare dei viali di circonvallazione, di Piazza Beccaria, viale dei Colli, Piazzale Galileo e l’assetto del parco del Bobolino con le serre comunali.

L’impresa si rivelò molto impegnativa: vennero utilizzati 9700 pezzi con 8 tonnellate di ferro, su una superficie di 650 metri quadrati e 17 metri di altezza, la serra più grande d’Italia. Fu inaugurata nel 1880 e subito definita “Palazzo di Cristallo”.

Diversamente da altre serre, questa fu pensata subito per essere utilizzata non solo per ospitare piante, ma anche come sede per mostre ed esposizioni, anche musicali e artistiche. Il parco, acquistato dal Comune di Firenze nel 1930 ed aperto al pubblico, negli ultimi anni viene utilizzato anche per ospitare matrimoni e cerimonie! Entrata da via Bolognese e da via Vittorio Emanuele II. 


L’interno L'interno durante una mostra.


Una copia di un manifesto di un “Esposizione di Orticultura” del maggio 1903 che comprendeva anche un
padiglione speciale per la “Colonia Eritrea”, perché l’Italia allora era un impero coloniale! 


Un altro manifesto annuncia, all'interno di una "Festa dell'arte e dei fiori", delle rappresentazioni di "Fotografia
Animata col Cinematografo" dei F.lli Luigi e Augusto Lumière"! Costava 1 lira!

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