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Keith Haring, Paolo Buggiani e l’origine della Street Art

La Street Art è arrivata a Firenze. La mostra attualmente in corso a Palazzo Medici Riccardi "MADE IN NEW YORK. KEITH HARING, Paolo Buggiani e co. La vera origine di Street Art " rimarrà aperta fino al 6 febbraio, dandoci la possibilità di apprendere come questa forma d'arte contemporanea, grazie alla sua immediatezza, divenne un efficace mezzo di espressione per gli artisti che sentivano il bisogno di comunicare pubblicamente un messaggio senza l'uso della parola.
Non aspettatevi graffiti come quelli che vedete per le strade di questi tempi però. Oggi, il termine "street art" per la maggior parte delle persone equivale a "graffitismo", intendendo arte realizzata in strada da persone che vogliono lasciare una traccia del loro passaggio, una firma, a dispetto delle regole e dell'autorità, che troppo spesso assume una connotazione puramente decorativa.
Questo non ha nulla a che vedere con il movimento della Street Art, come l'artista Paolo Buggiani stesso ha affermato in varie occasioni, il che nasce come una forma d'arte fatta di nascosto per il popolo, per comunicare un messaggio politico o sociale, un'idea esposta in modo che possa essere accessibile a tutti, iniettata fiduciosamente in mezzo alla città così da infettare le masse come un virus salutare.
Questa mostra, oltre a darci la possibilità di vedere l'opera di artisti iconici degli anni '70 e '80, mira a mostrarci le vere origini della Street Art nel tentativo di chiarire l'erroneo concetto ampiamente diffuso.

Da un lato abbiamo la figura eclettica di Paolo Buggiani, pittore, scultore e performer, famoso soprattutto per le sue "Sculture di Fuoco" con cui contribuì alla Street Art di New York negli anni Settanta e Ottanta.
Un artista toscano più conosciuto all'estero che in patria, che nella Grande Mela iniziò a mettere in scena le sue performance: il cavallo di Troia, l’Icaro e il Minotauro, questi ultimi esposti nel palazzo rinascimentale fiorentino accanto a un gruppo di sue sculture di rettili in lamiera.
Una vasta sezione della mostra mostra è dedicata alla sua arte, con decine di fotografie che documentano le sue performance e installazioni a New York.

Dall’altro lato abbiamo Keith Haring, l'artista americano i cui disegni stilizzati lo hanno reso un'icona della cultura pop e dell'arte degli anni Ottanta e sono famosi in tutto il mondo.
Iniziò disegnando con il gesso sui cartelloni neri che coprivano i poster con pubblicità obsoleta ed è proprio Paolo Buggiani, che percepì il potere creativo di queste immagini, staccando dai muri, per preservarli, circa cinquanta dei "Subway Drawings".
I due artisti lavoravano nello stesso ambiente e si conoscevano bene. Una prova della loro amicizia è il prezioso disegno di Haring che ci mostra un uomo con ali e una dedica: "per Paolo".
Disegni semplici quelli di Keith Haring, che contengono un messaggio molto più complesso trasmesso attraverso una colta sintesi che combina figure tribali africane, azteche ed egiziane con temi come il nucleare, l’omosessualità, il razzismo e la fame nel mondo.
La mostra inizia con oltre 20 di queste opere "rubate" di Keith Haring, realizzate sulle pareti della metropolitana, bianco su nero, e prosegue con una vasta sezione dedicata all'arte di Buggiani e con lavori di alcuni dei loro colleghi: Richard Hambleton, Ken Hiratsuka, Jenny Holzer, Barbara Kruger, Les Levine e David Salle. Da non perdere!

Palazzo Medici Riccardi - Via Camillo Cavour, 3
Biglietti: 10 euro, ridotto 6 euro
Aperto dalle 8.30 alle 19.00 - chiuso il mercoledì

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