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La tradizione italiana del Presepe

Una tradizione natalizia che ha radici italiane è quella del Presepe, un’esposizione di oggetti e figure che rappresentano la nascita di Gesù. Il termine "presepe" deriva dal latino “praesaepe,” che significa mangiatoia, trogolo o un'area delimitata per pecore e capre.
Il bambin Gesù, Maria e Giuseppe sono i personaggi principali in questo tipo di rappresentazione che racconta la storia della Natività, ma ce ne possono essere molti altri: pastori, pecore e angeli sono di solito esposti vicino alla mangiatoia in una stalla o grotta, così come un asino e un bue che sono tipicamente raffigurati nella scena dietro la culla di Gesù bambino; oltre a questi sono inclusi anche i Magi e i loro cammelli.

L’origine del Presepe
Il primo presepe fu quello creato da San Francesco d'Assisi nel 1223, ed è descritto da San Bonaventura nella sua “Vita di San Francesco d'Assisi” scritta intorno al 1260. Messo in scena in una grotta nei pressi di Greccio, era un presepe vivente, con uomini e animali che recitavano la loro parte nella rievocazione della storia biblica.
Quello di San Francesco fu un tentativo di porre l'accento del Natale sul culto di Cristo. Il santo fu ispirato dalla sua visita in Terra Santa, dove gli era stato mostrato il tradizionale luogo di nascita di Gesù. La rappresentazione divenne molto popolare ed ispirò le comunità nei paesi cattolici di tutto il mondo a fare lo stesso.

Nel giro di cento anni ogni chiesa in Italia doveva avere un presepe a Natale, ed ogni paese ha una propria particolare tradizione per il presepe, che viene posizionato nelle chiese, nelle case, nelle piazze e in altri luoghi durante il periodo natalizio.
Infine, i partecipanti umani e animali vennero sostituiti da statuette, di varie dimensioni e fatte di una varietà di materiali, come terracotta, carta, legno, cera e avorio.

 

La Natività nell’arte
Il tema della natività in arte è sempre stato molto popolare, è addirittura uno dei più rappresentati nella storia dell'arte italiana. La prima testimonianza di una simile rappresentazione risale al III secolo, ma è nel XV secolo che l'iconografia del presepe inizia davvero a svilupparsi.
A Firenze ci sono molti esempi di ciò nei dipinti di grandi artisti come Sandro Botticelli, Filippino Lippi, Gentile da Fabriano e Leonardo Da Vinci con le loro versioni dell’ “Adorazione dei Magi” o come il fiammingo Hugo Van Der Goes con il Trittico Portinari, tutti esposti nella Galleria degli Uffizi.

Negli ultimi anni a Firenze è diventata usanza allestire un presepe accanto al Duomo in Piazza San Giovanni. Il presepe è composto da statue a grandezza naturale realizzate in terracotta da un artigiano di Impruneta, paese nei dintorni di Firenze famoso per la produzione di oggetti in terracotta.



Hugo Van der Goes, Trittico Portinari, Galleria degli Uffizi

A differenza della ben più popolare tradizione dell’albero di Natale, un’usanza che viene dai paesi del Nord Europa, la rappresentazione del presepe a Natale è qualcosa di unicamente italiano, anche se ha avuto modo di diffondersi in tutto il mondo.
Nonostante ultimamente sia passata di moda, rimane una tradizione importante per il nostro paese, assolutamente da tramandare alle generazioni successive e mantenere in vita.

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