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La Torre di Palazzo Vecchio

Palazzo Vecchio, con la sua alta torre è uno dei simboli di Firenze, e proprio la torre, che svetta per 95 metri sopra i tetti della città, è ciò che segnala la posizione dell’antico palazzo della Signoria anche da lontano.
La torre di Arnolfo fu costruita all’inizio del XIV secolo da Arnolfo di Cambio, architetto del Duomo e di Santa Croce, sopra una preesistente struttura.
In questo periodo, le case-torre dei palazzi signorili, erano simbolo di prestigio, costruite per dimostrare il potere della famiglia a cui appartenevano e la città ne era costellata. La torre del palazzo dei Priori, oggi Palazzo Vecchio, venne edificata innalzando la torre della famiglia Foraboschi, ecco perché risulta essere fuori centro rispetto al palazzo; divenendo così la più alta della città. Questo traguardo non fu difficile da raggiungere ad ogni modo, perché nello stesso periodo, come leggiamo nella cronaca di Giovanni Villani i ‘buoni uomini di Firenze’ si sollevarono e cacciarono il podestà ponendo fine ad un governo oppressivo di fazione ghibellina, e misero su un nuovo governo con nuove leggi.
Per ordine di “Governo del Primo Popolo”, gli uffici cittadini vennero rinnovati e “scapitozzate” (abbassate per evitare dispute tra le famiglie più ricche della città) le torri di tutte quelle famiglie faziose e assetate di potere.
L’altezza della torre di Palazzo vecchio aveva anche una funzione difensiva, per avvistare meglio i nemici e prepararsi a difendere il governo della città.
Sulla sua sommità presenta merlature a coda di rondine, che simboleggiano la fazione ghibellina, e all’interno era posta, fino al 1530, la campana detta “del Popolo”, proprio perché i suoi rintocchi servivano a chiamare il popolo a combattere.
La torre di Arnolfo è rinomata soprattutto per la presenza della cella dell’Alberghetto, luogo di prigionia prima di Cosimo de’ Medici nel 1433, e poi di Girolamo Savonarola alla vigilia della sua esecuzione nel 1498.
Particolare importanza ha l’orologio sulla facciata della torre, primo orologio pubblico, nonché primo orologio meccanico di Firenze. Fu costruito nel 1353 da Niccolò Bernardo che possedeva un negozio in via Albertinelli, da allora rinominata via dell’Oriuolo, che in antico dialetto Fiorentino significa orologio.
In cima alla Torre troviamo una banderuola a forma di leone rampante, il Marzocco, simbolo del potere di Firenze, ed una curiosità legata a questo particolare elemento architettonico vi ruberà certamente un sorriso. Dimostrando ancora una volta lo spirito irriverente fiorentino, un proverbio recita così: “quando il leone piscia in Arno, è acqua”, ovvero, quando la banderuola è rivolta verso l’Arno, si prevede pioggia.
All’interno della torre, 233 scalini portano in cima, ma lo sforzo vale tutta la fatica spesa: il panorama da lassù è davvero spettacolare!

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