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Lessico Femminile a Palazzo Pitti

'Lessico femminile. Le donne tra impegno e talento' è la nuova mostra aperta dal 7 marzo al 26 maggio a Palazzo Pitti, per celebrare la Festa della donna, che racconta le mille sfaccettature dell'universo femminile tra Ottocento e Novecento.
La mostra muove i passi dall’Unità Nazionale, momento in cui alcune donne si iscrivono alla Fratellanza Artigiana (1861), e chiude il percorso con il primo Premio Nobel assegnato ad una donna italiana, la scrittrice Grazia Deledda.
Opere d’arte e fotografie documentano il talento donne in una varietà di campi diversi, dal lavoro nei campi ad arte, letteratura e scienza, evidenziando come in poco più di 50 anni, nel periodo post-unitario, maturino i presupposti per il riscatto sociale e per una nuova autonomia della donna.
Dai numerosi dipinti di Silvestro lega emerge come le contadine sfruttassero i momenti di sosta dal lavoro nei campi per rammendare, lavorare a maglia, intrecciare cesti di paglia, instancabili eppure mai per questo riconosciute per i loro sforzi.
Altre opere e fotografie ci mostrano invece come le donne borghesi, dal canto loro, avevano la possibilità di studiare, diventare artiste e scrittrici, ma pur sempre rimanendo entro limiti dettati dal loro ruolo sociale. Una scrittrice ad esempio si doveva limitare a quei generi considerati femminili come la scrittura per bambini, libri scolastici, periodici di moda, economia domestica e buone maniere.
Nonostante ciò, i salotti delle signore, si andavano configurando sempre più come luoghi di intensa vita intellettuale, dove prendevano forma pensieri rivoluzionari.
In Italia le donne straniere avevano una libertà di cui non potevano godere nel loro paese, dunque molte artiste si trasferirono e andarono ad unirsi alle file delle donne talentuose che piano piano cercavano di farsi spazio nel Belpaese, come ad esempio la simbolista tedesca Julia Hoffmann Tedesco e l’artista francese Elisabeth Chaplin.
Firenze era una meta particolarmente gradita a queste emigrate. Qui vissero la poetessa Elizabeth Barrett Browning, la scrittrice e patriota Jessie White Mario e la poetessa inglese Theodosia Garrow Trollope.

La mostra rende dunque omaggio, in modo eccellente, alla fatica sempre sostenuta dalle donne, che hanno dovuto costruirsi una propria identità in ambito sociale portando avanti parallelamente gli impegni della vita domestica. Da non perdere!

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