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Verrocchio, Maestro di Leonardo arriva a Palazzo Strozzi

Palazzo Strozzi ospita una nuova mostra dal 9 marzo al 14 luglio, questa volta ci allontaniamo per un po’ dall'arte contemporanea e torniamo ai tempi del Rinascimento: 'Verrocchio, Maestro di Leonardo' celebra Andrea del Verrocchio, nella prima retrospettiva mai dedicata all'artista fiorentino.
Ciò significa che per la prima volta nella storia, sarà possibile ripercorrere la carriera di Verrocchio attraverso la relazione con le opere di uno dei suoi famosi maestri, Desiderio da Settignano, e con le creazioni di coloro che più tardi divennero gli allievi stessi di Andrea, tra i quali troviamo il grande Leonardo da Vinci.
Opere del calibro della Madonna con le Primule, La Vergine col Bambino e due angeli, il David e la Madonna di Piazza sono esposti tra molti altri capolavori di Verrocchio, Desiderio da Settignano, Pollaiolo, Domenico Ghirlandaio, Pinturicchio, Perugino e certo, Leonardo.
Nato nel quartiere di Sant'Ambrogio, a Firenze, Andrea fu iniziato dapprima all'arte orafa e successivamente si interessò alla scultura in bronzo e marmo. Solo per un breve periodo si dedicò alla pittura – peraltro, con risultati magistrali - ma alla fine tornò sempre alla scultura, la sua grande passione. Rispetto ad altre mostre, questa sembra fatta appositamente per entusiasmare i collezionisti e gli storici dell'arte, giacché qui vediamo pezzi di storia dell'arte che si ricongiungono come punti su una mappa, riempiendo le parti mancanti che hanno da sempre caratterizzato gli studi sulla vita di Andrea del Verrocchio. Infatti, molte opere del Verrocchio non gli sono mai state attribuite a lui, la sua abile mano spesso confusa da quelle degli allievi che lavoravano nella sua bottega. Molti altri pezzi sono anche stati erroneamente datati, perché il maestro lavorava lentamente, con la precisione e ossessione dell'orafo, perciò le commissioni si sovrapponevano temporalmente rendendo molto difficile la loro datazione.
Una mostra, questa, che non mira necessariamente ad ottenere il consenso dei visitatori tramite l'esposizione di opere d'arte famose, ma piuttosto, cerca di dare finalmente credito alla mirabile opera del maestro Andrea del Verrocchio, a cui le generazioni di artisti venuti dopo di lui devono molto e senza il quale il grande Leonardo da Vinci non sarebbe mai diventato il genio universale che tutti noi conosciamo.

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