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Curiosità fiorentine: tracce di antiche unità di misura

Il metro è un’oggetto che tutti abbiamo in casa, a cui non diamo molta importanza; spesso dimenticato in fondo ad un cassetto sotto alle batterie e i rotoli di nastro adesivo. Non lo possiamo certo considerare un oggetto di lusso.

Ma se vi dicessimo che per prendere le misure precise di una stoffa doveste uscire di casa e recarvi fino in Via de’ Cerchi o In Piazza del Duomo? Fareste carte false per avere un metro tutto vostro a portata di mano! Potrebbe sembrare un esempio un po’ forzato, ma non è troppo lontano dalla realtà di un tempo.

Prima che venisse introdotto il sistema metrico decimale, tutte le città d’Italia, compresa Firenze, avevano un proprio sistema di misurazione. Questo creava non pochi problemi dato che i “metri” di misura cambiavano da regione a regione e perfino da città a città. Ecco perché ad un certo punto, nel XIX secolo, si decise per l’uniformazione al sistema metrico decimale.

Prima di quel momento però, prendere le misure era una faccenda alquanto complicata.

 

A Firenze, l’unità di misura ufficiale era il braccio fiorentino (58,36 cm), così chiamato perché misurava più o meno quanto il braccio di una persona adulta.

I mercanti fiorentini erano dei furbacchioni e spesso facevano misurare le stoffe ai garzoni, che avevano 12-14 anni e braccia naturalmente più corte. Ecco che si veniva a creare un grosso problema per gli acquirenti: come si faceva a sapere se la stoffa che ci era stata venduta era della misura giusta? Beh, ci si doveva recare in Via de’ Cerchi, vicino piazza della Signoria e si prendeva la misura direttamente da un’asta incassata nel muro ad altezza delle braccia, che riportava la misura ufficiale di un braccio fiorentino.

A quel tempo era così frequente che provassero a rifilarti una fregatura, che fu proprio da questa abitudine dei mercanti che provenne il detto “avere le braccine corte.”

 

Un altro luogo dove si potevano prendere le misure “giuste” era in Piazza San Giovanni, dove la misura del braccio fiorentino era riportata niente meno che su una colonna del Battistero.

Sempre qui, si poteva trovare anche l’unità di misura che era in uso in precedenza, fin dall’Alto Medioevo: il piede di Liutprando.

Liutprando era un re longobardo che pare fosse molto alto e con piedi così grandi che finirono per essere adottati come unità di misura.

Sia il braccio fiorentino che il piede di Liutprando sono segnati con due rettangoli incisi sulle colonne dell’entrata sud del Battistero.

 

Questi antichi “strumenti” di misura si trovano ancora oggi negli stessi luoghi, ma le persone ci passano accanto ogni giorno senza sapere cosa realmente siano, scambiandoli magari per la traccia lasciata da una targa o un elemento architettonico distaccatosi dalla struttura.

Eppure ormai dovreste saperlo che a Firenze, anche degli anonimi solchi nel muro, possono rivelarsi testimonianze di rilevanza storica!

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