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ARIA: Tomás Saraceno a Palazzo Strozzi

Firenze è il luogo dove Leonardo da Vinci, 500 anni fa, progettava di volare tramite l'uso di macchine di sua invenzione. Ed è proprio qui che Tomás Saraceno decide di portare oggi le sue sfere volanti, palloni “aerosolari” in grado di volare senza l’utilizzo di combustibili fossili, ma solo grazie all'energia dell’aria riscaldata dal sole.

La nuova mostra a Palazzo Strozzi, intitolata ARIA, apre proprio con Thermodynamic Constellation, tre enormi sfere di superficie specchiante, tenute sospese nel cortile da un intreccio di fili. Le ritroviamo anche all'interno della mostra, insieme ad altre strutture sospese: ogni cosa pende dal soffitto, galleggia a mezz’aria, si tiene su tramite fili sapientemente incrociati; poiché è appunto l'aria, il fil rouge che attraversa le sale di questa esposizione. 

L'aria è territorio ancora inesplorato, che l'uomo ha cercato da sempre di conquistare.

Saraceno è convinto potremo riuscirci un giorno, e definisce Aerocene questa nuova era che seguirà all'Antropocene, proiettata verso le nuove tecnologie e un futuro eco-sostenibile.

 

L'approccio assieme visionario e scientifico, adottato da Saraceno nell'ideare le sue opere, lo spinge inevitabilmente a rivolgersi verso il mondo della natura. In particolare, la sua fascinazione per i ragni lo ha condotto a creare vere e proprie sculture-ragnatela, alla cui realizzazione l'artista e il ragno collaborano attivamente.

La seta di ragno viene usata in modi sempre nuovi, diventa scultura, diventa strumento musicale, viene analizzata, scannerizzata con l'ausilio di una strumentazione laser da lui brevettata, e appare come un quadro dal sapore psichedelico. 

La mostra è un'esperienza immersiva, che si fa prevalentemente al buio, come i ragni che non hanno una buona visione ma si affidano alla loro tela – estensione fisica dei loro sensi - per capire dove è la preda. 

Saraceno vuole che entriamo in connessione con il mondo che ci circonda e ci riappropriamo del nostro futuro. Prima di tutto dobbiamo visualizzarlo però, e provare in qualche modo a predirlo.

Ci aiuta a farlo con la sua opera interattiva dal titolo Arachnomancy Cards, un vero e proprio set di carte divinatorie, che si ispirano alla lettura del futuro basata sui movimenti dei ragni, praticata da una tribù del Camerun. 

 

Ci sono molte cose curiose in questa mostra di Saraceno, che accendono la fantasia del visitatore, lo intrigano, lo fanno sognare.

In un momento storico in cui la situazione ambientale si fa sempre più preoccupante, Tomás Saraceno propone nuove soluzioni, ci spinge a immaginare un mondo in cui sarà possibile abitare l'aria, in cui potremo utilizzare le energie pulite e in cui riusciremo finalmente a comprendere come tutti noi siamo collegati - come da una sottile tela di ragno - all’interno di questo universo.

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