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Lupi in arrivo a Firenze

Sono certamente tempi difficili questi, per viaggiare e godere a pieno delle bellezze di una città come Firenze. Specialmente perché molto di quello che ha da offrire, è racchiuso all’interno di quegli scrigni preziosissimi che sono i suoi musei e le sue chiese.

Se preferite evitare quanto più possibile di entrare in luoghi chiusi con molte persone, non fatevi scoraggiare, perché la città vanta edifici e monumenti storici, parchi e opere d’arte esposte nelle bellissime piazze fiorentine da poter ammirare tranquillamente all’aria aperta, rendendo più facile rispettare le regole di distanziamento sociale.

Non a caso la monumentale installazione di Liu Ruowang che da luglio si trova in Piazza Santissima Annunziata e in Piazza Pitti, ha riscosso un grande successo tra i passanti.

Infatti, il progetto - ideato in occasione delle celebrazioni dei 50 anni di relazioni diplomatiche tra la Repubblica Italiana e la Repubblica Popolare Cinese e organizzato da Matteo Lorenzelli, titolare della galleria milanese Lorenzelli Arteè riuscito a raggiungere un pubblico più ampio di quello che frequenta solitamente mostre e musei, stimolandone la curiosità e la partecipazione.

 

La mostra en plein air si intitola Lupi in arrivo, di Liu Ruowang, uno dei più importanti artisti cinesi contemporanei.

In Piazza Pitti un branco di lupi sembra aver possesso dello spazio e si accinge ad irrompere nell’edificio, mentre in Piazza Santissima Annunziata il branco sta accerchiando un uomo che li fronteggia a spada tratta.

I cento lupi, fusioni in ferro del peso di 280 kg ciascuna, appaiono aggressivi, incutono timore e ad una prima analisi della scena sembrerebbero l’antagonista. Ma lo sono veramente? Oppure si stanno solo difendendo da un nemico ben più pericoloso che li minaccia da tempo?

Liu Ruowang vuole ricordarci che - seppur non dotato di zanne affilate - rimane l’uomo il più forte predatore al mondo, e ci invita a riflettere sulle devastazioni perpetrate dall’umanità ai danni dell’ambiente e sulle loro conseguenze, rese ancor più evidenti dagli effetti del covid-19.

 

L’opera posta di fronte a due edifici storici emblema del Rinascimento come Palazzo Pitti e lo Spedale degli Innocenti, suscita subito l’interesse dei passanti, sorpresi di ritrovarsi improvvisamente in mezzo ad un branco di lupi. L’effetto è ancora più inquietante dopo il tramonto, quando il branco appare davvero minaccioso.


lupi

Ma la sorpresa lascia presto spazio alla curiosità e le persone rimangono affascinate dagli atteggiamenti eterogenei dei lupi, ognuno rappresentato con un’espressione e in una posa diversa.

Ci si affeziona da subito a queste grandi bestie, con enormi zampe e nasi arricciati, così ai passanti viene voglia di salirci sopra e cavalcarli come bambini ad un parco giochi.

Dopo aver familiarizzato con i lupi, l’uomo che li minaccia con una spada comincia a non sembrare più un individuo indifeso contro una moltitudine, ci appare piuttosto come un cacciatore senza scrupoli che potrebbe fare loro del male con la sua lama affilata.

 

L’artista stesso sostiene che “per insegnare amore e rispetto per l’arte alle nuove generazioni, il metodo migliore sia far entrare l’arte nella vita quotidiana, rendendo i musei sempre più accessibili e non solo. Le mie sculture, ad esempio, sono collocate nelle piazze: così l’arte crea anche un legame con gli spazi pubblici. È importante costruire una cultura del bene comune”.

Certamente si fa notare l’installazione di Liu Ruowang, ci incuriosisce, ci fa riflettere - sui valori della civilizzazione, sull’equilibrio sempre più fragile che esiste tra uomo e natura – e arricchisce le nostre piazze, dandoci una ragione in più per fare una passeggiata in città guardarsi intorno.


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