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Street Art in Florence - Mr Wany alle Elementari

Nell’ottobre del 2016 il Consiglio Comunale di Firenze insieme ai Consigli di Quartiere ha deciso di togliere il divieto di Street Art libera e di promuoverne forme “regolate”, riconoscendo a questa forma creativa il ruolo di mezzo di comunicazione e divulgazione di tematiche importanti e quindi degna di essere supportata.

Nel 2017 sono stati elencati 53 spazi dove tutti possono dipingere liberamente e senza controllo, operazione artistica per cui esiste un nuovo termine: subvertising (tradotto con “vandalizzazione creativa”). Oltre al subvertising è stata inaugurata la politica degli “spazi d’arte”, cioè sponsorizzati, utilizzati da artisti noti e destinati a durare. Opere concordate con il Comune di Firenze e i quartieri, unica condizione che devono trattare il tema dei diritti civili e delle pari opportunità insieme alla necessità di difendere e promuovere questi valori.

Mercoledì 12 dicembre è stato inaugurato il murales di Mr Wany, realizzato insieme a 30 studenti di scuole fiorentine di grafica, illustrazione e comics sul muro della Scuola Elementare Guglielmo Marconi in Via Enrico Mayer. Mr Wany (Andrea Sergio, nato a Brindisi nel 1978) è un autore ormai internazionalmente conosciuto e ha lavorato in ogni paese del mondo. Partito come writer dai graffiti e dalla Street Art, lavora da 30 anni nei più disparati settori: cartoon, fumetti, tatuaggi, gallerie d’arte, scenografia, serigrafia e addirittura produzione musicale ed editoria. Così viene definito il suo stile attuale: pittura pop surrealista, graf-futurismo, con influenze comics, tattoo, style writing, urban arte e nuovo muralismo.

L’opera, decisamente di alta qualità figurativa e cromatica, presenta un insieme armonico composto da una testa di bambina di metallo ammaccato appoggiata a una radio portatile che porta il nome della scuola, un’antenna trasmittente, un ventaglio, la vegetazione cresce tra gli oggetti, un coleottero volante si avvicina. Arrischiamo un’interpretazione personale: la bambina è un oggetto come gli altri, buttato via come in una discarica. Meditiamo. Firenze, via Enrico Mayer. 

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