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Le api di Ferdinando

Tra le curiosità di Firenze vengono sempre riportate le api di Ferdinando, molto difficili da contare. Si dice che chi riuscirà a contarle, senza toccarle o segnarle, sarà benedetto dalla fortuna. Vediamo di che cosa si tratta.

Al centro di Piazza SS. Annunziata troviamo il monumento in bronzo del Granduca Ferdinando I dei Medici (1543 - 1609) a cavallo, opera del Giambologna (1529 – 1608). Jean de Boulogne, detto il Giambologna, è stato un importante scultore fiammingo che lavorò a lungo in Toscana e il cui capolavoro è senza dubbio la scultura in marmo del Ratto delle Sabine nella Loggia della Signoria.

Per il monumento di Ferdinando I fu utilizzato il bronzo fuso dai cannoni delle navi turche catturate dai cavalieri dell’Ordine Militare di Santo Stefano, di cui il granduca era Gran Maestro. La croce dell’ordine, rossa in campo bianco con dei gigli d’oro, campeggia sulla corazza del Granduca. Quest’ordine, istituito nel 1562 dal Papa Pio IV e da Cosimo I dei Medici, padre del Granduca, aveva sede a Pisa e aveva il compito di combattere i pirati ottomani e recuperare i prigionieri cristiani ridotti in schiavitù. I pirati a quell’epoca infestavano il Mediterraneo, saccheggiando i paesi della costa e rapendo moltissimi abitanti, che venivano poi venduti come schiavi in Nord Africa. Gli storici dicono che almeno 1 milione di persone sono state rapite nei secoli. Nella cinghia del cavallo è incisa la scritta: “De’ metalli rapiti al fero Trace” ( fatta di metallo preso ai feroci traci). Non sappiamo però perchè i pirati qui siano definiti traci.  

Sulla parte posteriore del basamento di pietra si vede una lamina di bronzo con una scritta in latino, Majestate Tantum (traduzione: solo per la sua maestà) e le famose api, disposte in cerchi concentrici  intorno a un’ape regina. Si tratta di un’ “impresa araldica”, cioè una rappresentazione simbolica con un motto, con cui un singolo nobile o tutta la sua famiglia si identificava. Il significato dell’immagine è chiaro: il granduca è il centro, il cardine dello stato, ed il popolo laborioso, ordinato e pacifico gli sta intorno.

In realtà, a parte la retorica, Ferdinando fu un discreto amministratore dello stato fiorentino e in particolare dei suoi affari (i Medici erano grandi banchieri). Abbastanza amato dal popolo, ebbe la fortuna di vivere in un periodo di prosperità per la Toscana, che non venne coinvolta in guerre e invasioni. Fu diverso da altri granduchi medicei, come suo fratello e suo figlio, che si disinteressarono totalmente dello stato.

Ora le api: come abbiamo detto pare che sia difficilissimo contarne il numero esatto. In realtà a noi non è sembrato così difficile perché sono posizionate in modo simmetrico. Se fossero sparpagliate, allora sì sarebbe difficilissimo. Ad ogni modo, nessuna delle tante fonti che ne parlano ha mai fornito danno il loro numero, per mantenere la suspence. E non lo daremo neanche noi, dovrete scoprirlo di persona. Firenze, Piazza Santissima Annunziata. 

Le api in dettaglio con l'ape regina al centro


Il Granduca Ferdinando I Medici a cavallo

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