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La Grottesca: una stravagante arte decorativa dell'antica Roma, riscoperta

La decorazione a grottesca è una decorazione parietale caratterizzata da una moltitudine di esseri ibridi, e figure zoomorfe raffigurate all’interno di una decorazione simmetrica con elementi naturalistici. La decorazione risulta ariosa e leggera grazie allo stile esile delle figure.  A Firenze ne abbiamo esempi molto beli, come quelli nella Galleria degli Uffizi, in Palazzo vecchio o al Museo del Bargello.
A volte puro ornamento, a volte vera e propria enciclopedia delle arti e delle scienze, la grottesca prende il suo nome dalle grotte del colle Oppio a Roma, ovvero i resti della Domus aurea di Nerone, scoperte nel 1480.
Quando sul colle Oppio fu scoperta in una buca nel terreno una grotta con strane e meravigliose decorazioni fantastiche, gli artisti dell’epoca ne rimasero totalmente affascinati, tanto che si facevano calare appositamente nelle grotte per poterle osservare e riprodurre. Solo in seguito si scoprì che quelle grotte erano niente meno che le rovine del palazzo imperiale di Nerone, fatto costruire dopo l’incendio del 64 d. C.

 

I primi esempi noti di grottesche risalgono alla seconda metà del I secolo a.C, e da subito suscitarono polemiche per via delle figure ibride raffigurate, ritenute troppo sproporzionate, troppo fantasiose e lontane dalla realtà, e per via dei colori costosi con cui venivano dipinte, come il cinabro, il porpora o il blu di Armenia, esibendo sfacciatamente la ricchezza dei committenti. Nonostante questa controversia, erano molto diffuse ed a seguito della loro riscoperta nel Cinquecento tornarono di moda, poiché era proprio quella stranezza che suscitava tante critiche il motivo del loro successo.


Secondo il Vasari, il primo che riuscì a riprodurre lo stile delle grottesche fu il pittore Morto da Feltre, dopo averle studiate calandosi nelle grotte come molti altri.

Fu Raffaello però che insieme al suo aiutante Giovanni da Udine rielaborò le forme della grottesca nelle pitture delle Logge Vaticane a Roma e le diffuse in tutta Italia tramite i suoi allievi.

Con il Manierismo, che si caratterizza per le raffigurazioni di animali ed elementi fantastici, si ebbe la definitiva affermazione di questo stile decorativo, che si vide in seguito rinnovato in ogni epoca.

 

Col tempo, Il termine “grottesco” ha cambiato significato ed è entrato nel linguaggio comune indicando qualcosa di bizzarro, ironico, caricaturale e ridicolo.

Tuttavia è innegabile la bellezza di queste decorazioni fantastiche - tutt’altro che “grottesche”, ma eleganti e raffinate - che ancora oggi, cinquecento anni dopo la loro riscoperta, suscitano stupore e interesse.

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