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La facciata di santa maria del Fiore a Firenze: un'impresa lunga 6 secoli

La cattedrale di Santa Maria del Fiore è diventata una delle chiese più famose al mondo, soprattutto grazie alla meravigliosa cupola di cui Filippo Brunelleschi l’ha dotata.

Non tutti sanno però, che l’edificio simbolo di Firenze ha una storia molto travagliata, durata quasi 600 anni. Quale fu la complicazione maggiore durante la costruzione, che causò questo ritardo secolare nel completamento della cattedrale? Non fu un problema strutturale, né un problema tecnico, non fu neanche la progettazione e messa in opera della più ambiziosa e innovativa impresa architettonica del Quattrocento fiorentino, quella della cupola in muratura del Brunelleschi. No. La cupola fu costruita in 16 anni e terminata nel 1436, quasi 400 anni prima che i cantieri chiudessero definitivamente.
Il vero problema fu dare una facciata appropriata alla cattedrale.
Ma partiamo dall’inizio.


La posa della prima pietra del duomo di Firenze, avvenne nel 1296. All’epoca Firenze stava vivendo un periodo di grande espansione ed aveva bisogno di una cattedrale degna del prestigio di cui godeva la città.
Il Battistero era diventato il fulcro della piazza, mentre l’antica chiesa di Santa Reparata pareva ormai piccola e dimessa al suo confronto.
Dunque si decise di dare alla città una nuova chiesa principale, affidando i lavori all’architetto che stava lavorando già ai cantieri di Palazzo Vecchio e Santa Croce: Arnolfo di Cambio.
ll progetto di Arnolfo di Cambio era molto ambizioso, e prevedeva di costruire una enorme chiesa, riccamente decorata, da far impallidire a confronto le cattedrali di Pisa e Siena, grandi rivali di Firenze.  

L’architetto non riuscì a vedere la fine dei lavori però, anzi, quando morì nel 1310, erano appena agli inizi, con due sole campate terminate e metà facciata. Quest’ultimo elemento si rivelò un vero e proprio tormento per tutti gli architetti che si susseguirono a capo del progetto.

Il cantiere riprese a lavorare nel 1331 sotto la direzione di Giotto, che progettò la famosa torre campanaria, per poi passare nelle mani prima di Andrea Pisano e poi di Francesco Talenti, che diede alla chiesa l’impianto definitivo. 

Il corpo della chiesa fu terminato nel 1436 con la grande Cupola di Brunelleschi. Sembrava dunque che fossimo a buon punto, ma nessuno poteva prevedere che per finire la facciata, ultimo pezzo mancante della cattedrale, ci sarebbero voluti ancora 4 secoli.



A sistra il disegno di Poccetti della Cattedrale prima dello smantellamento della decorazione. A destra una foto  del 1860 che mostra la facciata di mattoni.


La prima inversione di rotta nella costruzione della facciata del duomo di Firenze avvenne per decisione del Granduca Francesco I dei Medici, che fece smantellare l’intera decorazione che era rimasta incompiuta. Ci rimane fortunatamente un disegno del pittore Bernardino Poccetti a testimonianza della decorazione originale andata perduta.

Così, nel 1587 il Bernardo Buontalenti fu incaricato di rimuovere tutte le decorazioni marmoree e le sculture dalla facciata e di ricoprirla di mattoni. Il progetto di Francesco I era quello di aggiornare la facciata secondo il gusto dell’epoca, ricoprendola di affreschi, ma questo non fu mai portato avanti e la cattedrale di Santa Maria del Fiore sfoggiò un volto di mattoni fino alla fine dell’Ottocento.

Nei secoli, furono indetti concorsi per la realizzazione della nuova facciata ma nessuno dei progetti fu mai messo in opera.

Nel frattempo la cattedrale fu dotata di facciate temporanee, fatte di dipinti o decorazioni lignee, approntate per occasioni speciali come le nozze di Ferdinando I dei Medici con Cristina di Lorena, o quelle fra il principe Ferdinando e Violante di Baviera, o ancora per l'arrivo di Margherita Luisa d'Orléans, moglie di Cosimo III de Medici.

Fu Leopoldo II di Asburgo Lorena, penultimo Granduca di Toscana, a nominare nel 1858 una commissione per riuscire a dare una facciata definitiva a duomo fiorentino, ma solamente nel 1870, dopo aver vinto due concorsi consecutivi, fu scelto il progetto dell’architetto fiorentino Emilio De Fabris.

Il 12 maggio 1887, fu inaugurata la facciata della cattedrale di Santa Maria del Fiore.

Un evento memorabile, che vide arrivare in città personalità importanti, inclusi il re Umberto e la sua consorte.

La folla commossa, esplose in applausi allo scoprimento della facciata. Finalmente, dopo 6 secoli dalla posa della prima pietra, il duomo di Firenze aveva un volto.

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