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Un giardino segreto a Firenze: Giardino Torrigiani

Nell’Oltrarno fiorentino si nasconde uno dei giardini privati più grandi d’Europa situato all’interno delle mura di una città, il Giardino Torrigiani, che con la sua superficie di quasi dieci ettari si estende nella zona tra le antiche mura che vanno da Porta Romana a Piazza Tasso, Via dei Serragli e Via del Campuccio.

La proprietà, già conosciuta nel Cinquecento come orto botanico, fu ampliata tra 1802 e il 1817 e trasformata in un parco romantico all’inglese con un itinerario ricco di simbologie legate alla massoneria, di cui l’allora proprietario, il Marchese
Pietro Torrigiani, faceva parte.

Il progetto fu affidato all’architetto Luigi de Cambray Digny, che aveva già ristrutturato gli Orti Oricellari, il quale creò un percorso con un preciso andamento emotivo, fondendo elementi naturali, architettonici ed opere d’arte. La grotta di Merlino, il giardino degli agrumi e dei fiori, l’arcadia, il romito, la giostra coperta, il gymnasium, l'uccelliera, la limonaia; nel giardino vi erano così tante cose da scoprire che fu redatta anche una guida per i visitatori. Ancora oggi si possono vedere le mani scolpite sul colonne ad indicare i percorsi da seguire.

Dopo Digny il progetto passò nelle mani di Gaetano Baccani, che avave già lavorato al progetto del campanile di Santa Croce. A lui si deve la progettazione di uno degli elementi più caratteristici ed interessanti del giardino, il torrino in stile neogotico, che rimanda allo stemma di famiglia, una torre circondata da tre stelle.

La torre, alta circa ventidue metri si trova su una collinetta che la fa sembrare ancora più imponente. Al suo interno si trovano una biblioteca, una raccolta di strumenti astronomici ed una terrazza per l’osservazione del celo. Per accedere ai vari piani della torre, vi erano una scala elicoidale ed una particolare sedia meccanica che permetteva una rapida ascesa alla cima.

I tre livelli della torre alludono anche ai livelli della conoscenza: la base squadrata, il livello ottagonale intermedio e infine la sommità cilindrica, simbolo di perfezione e dunque della conoscenza divina.




Tra le opere presenti nel giardino ancora oggi troviamo il gruppo scultoreo che rappresenta Seneca col giovane Pietro Torrigiani di Pio Fedi, autore anche del Ratto di Polissena che si può ammirare nella Loggia dei Lanzi, l'opera barocca del Baratta raffigurante Atteone in fuga dopo aver visto Diana al bagno, le statue di Giano ed Esculapio e la statua di Osiride che tiene le tavole con le regole di comportamento da tenere durante la visita del parco.

Il giardino è anche un importante orto botanico, che conserva molte piante secolari, tra cui cedri del Libano, sequoie, ginko biloba, platani, cipressi, lecci ed il raro faggio tricolor.

Tra la ricca vegetazione del parco un tempo si nascondevano anche animali selvatici come cervi e caprioli.

Oggi il Giardino Torrigiani è uno dei giardini privati più importanti di Firenze. E’ possibile visitarlo solo su prenotazione, ma ne vale davvero la pena!


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