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Recipes of the tradition: Ricciarelli di Siena

In Toscana sono molto amati e si regalano spesso ad amici e parenti durante il periodo natalizio, eppure nessuno conosce l’origine esatta dei Ricciarelli di Siena.
Secondo una leggenda sarebbe stato il cavaliere Ricciardetto Della Gherardesca a riportare dalle crociate questi dolcetti, un tempo dalla forma arricciata come quella delle scarpe calzature mediorientali, e da qui deriverebbe quindi anche il nome “ricciarelli”.
Questa storia non è mai stata confermata ma quel che pare certo è che sono questi deliziosi biscotti a pasta morbida sono una rielaborazione dei dolci di marzapane, serviti alle nozze di Caterina Sforza e conosciuti fin dal XV secolo.
Erano arrivati infatti a Siena dall’Oriente, e si pensa che l’origine della parola “marzapane” derivi dalla città di Martaban in Birmania.
Come il marzapane, i ricciarelli sono fatti con farina di mandorle, albume d’uovo e zucchero, ma in più contengono anche la scorza d’arancia candita.
Inseriti tra i dolci tipici di Siena nel libro “Scienza in cucina e arte del mangiar bene” di Pellegrino Artusi nel 1891, questi dolcetti alle mandorle hanno ricevuto nel 2010 il marchio IGP e sono oggi molto amati sia in Italia che all’estero.


RICETTA DEI RICCIARELLI

Ingredienti:
- 200 gr di farina di mandorle
- 2 albumi d’uovo
- 200 gr di zucchero a velo
- 1 cucchiaino di succo di limone
- buccia finemente grattugiata di 1 arancia
- vaniglia 1 bustina (o i semi di una bacca)


Preparazione:

Mescolate con una frusta gli albumi (a temperatura ambiente) con succo di limone, vaniglia, e buccia d’arancia.
Aggiungete la farina di mandorle e lo zucchero a velo e mescolate fino ad ottenere un composto morbido.
Formate una palla dell’impasto e avvolgetelo nella pellicola, lasciate quindi riposare in frigo per almeno 24h. Togliete l’impasto dal frigo e fate un salsicciotto di circa 3 cm di diametro lavorandolo su un ripiano cosparso con zucchero a velo, infine tagliatelo in pezzetti di circa 20-30 gr ciascuno.
Passate ogni pezzetto in altro zucchero a velo e modellatelo a forma di chicco.
Sistemate i ricciarelli su una teglia foderata con carta da forno, distanziandoli di almeno 4-5 cm.
Infine toccate i dolcetti con le inumidite le mani di acqua e cospargeteli di zucchero a velo prima di infornare.
Cuocete in forno statico a 150° per 5 minuti e poi alzate a 170° per altri 5 minuti fino a che non si formano delle crepe sulla superficie. A questo punto abbassate il forno a 160° e cuocete altri 6 minuti.
Infine, prima di infornare, appoggiate le vostre dita appena umide di acqua sulla superficie dei ricciarelli e poi spolverate con abbondante zucchero a velo.
Lasciate riposare i dolcetti ancora morbidi fuori dal forno per circa 1 ora.

Una volta preparati, si conservano per un paio di settimane in una scatola di latta, anche se sono più gustosi se mangiati nei primi due gironi dopo la cottura. Saranno ancora più deliziosi se gustati con del Vin Santo!


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