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Eleonora di Toledo, protagonista a Palazzo Pitti

Eleonora di Toledo e l’invenzione della corte dei Medici a Firenze, è la mostra in corso a Palazzo Pitti, curata da Bruce Edelstein, storico dell’arte e docente della New York University Florence, che rende omaggio alla moglie di Cosimo I de' Medici. Nobildonna spagnola di grande carisma, Eleonora di Toledo fu una delle figure femminili più importanti del Rinascimento Fiorentino. Era una donna in anticipo sui tempi, amante del lusso e della moda, mecenate come suo marito, e contribuì allo sviluppo della casata de Medici.

Dipinti, arazzi, gioielli, abiti, disegni e sculture: le oltre 100 opere in mostra sono esposte al piano terreno di Palazzo Pitti, un tempo dimora della stessa Eleonora, e divise in 7 sezioni, ognuna dedicata ad un aspetto della personalità della duchessa.
La mostra ci racconta dell’infanzia di Eleonora presso la corte di Napoli, delle nozze con Cosimo I nel 1539, degli undici figli che ebbe con l’amato consorte, del supporto che la nobildonna diede agli artisti del suo tempo, come Bronzino, Vasari, Bachiacchia, Salviati e Stradano, e ancora del suo interesse per i prodotti dell’Arazzeria Medicea, fondata da Cosimo I nel 1546.



Particolare importanza è data alla sezione intitolata Regina del Fashion nella Firenze del Cinquecento, che illustra come Eleonora abbia contribuito alla trasformazione della moda a Firenze, scegliendo personalmente il vestiario dei figli, del marito e di tutta la corte fiorentina, traendolo da quello della corte napoletana di don Pedro di Toledo, suo padre.
Protagonisti di questa parte della mostra sono i due ritratti doppi che raffigurano Eleonora con il figlio Francesco e il secondogenito Giovanni, entrambi capolavori del Bronzino.
Il ritratto col figlio Giovanni è forse il capolavoro assoluto della mostra, e ci mostra Eleonora nel suo più prezioso abito, facendosi rappresentante dello sfarzo e del potere mediceo. L’abito è uno dei più belli e preziosi che siano mai stati tessuti nella storia del tessile.
Non solo, anche i dettagli dell’abito, come la cintura e la nappa gioiello sono di particolare rilievo. Soprattutto la nappa, un elemento inedito nel panorama della gioielleria rinascimentale.
Infine, la mostra ci ricorda dell’indelebile impronta lasciata sul terreno fiorentino da Eleonora, alla quale si deve la creazione del Giardino di Boboli, uno degli esempi più illustri di giardino all'italiana del XVI secolo, oggi Patrimonio Mondiale dell'Umanità.


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