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“Il ritorno di Giuseppe, il principe dei sogni” nel Salone dei Duecento

Nel Salone dei Duecento tornano gli arazzi medicei del ciclo “Il ritorno di Giuseppe, il principe dei sogni”, esposti a rotazione in cinque cicli espositivi. I venti arazzi della serie sono esposti, quattro alla volta, secondo la loro collocazione originale nella sala di Palazzo Vecchio.
Cosimo I, fondò l’Arazzeria Medicea nel 1545, portando a Firenze due importanti dei maestri arazzieri fiamminghi,Jan Rost e Nicolas Karcher. Furono questi ultimi a realizzare tra il 1545 e il 1553 la serie di panni monumentali in mostra, sulla base di cartoni disegnati da Agnolo Bronzino, Jacopo Pontormo e Francesco Salviati.
Ognuna delle venti scene di cui è costituito il ciclo, rappresenta un diverso episodio della vita di Giuseppe, tracciando un parallelo allegorico con le vicende politiche di Cosimo e della famiglia Medici.



Al momento siamo al quarto ciclo espositivo, che durerà fino al 30 agosto e vede esposte le seguenti scene: La coppa di Giuseppe ritrovata nel sacco di Beniamino, disegno e cartone di Agnolo Bronzino, tessitura di Nicolas Karcher, 1550-1553; Giuseppe trattiene Beniamino, disegno e cartone di Pontormo, tessitura di Jan Rost, 1546-1547; Giuseppe si fa riconoscere dai fratelli e congeda gli Egiziani, disegno e cartone di Agnolo Bronzino, tessitura di Nicolas Karcher, 1550-1553; Giuseppe perdona i fratelli, disegno e cartone di Agnolo Bronzino, tessitura di Nicolas Karcher, 1550-1553. 
Terminato questo ciclo, dal 1 settembre al 29 novembre sarà la volta di altri quattro arazzi a: Incontro di Giuseppe con Giacobbe in Egitto, disegno e cartone di Agnolo, tessitura di Nicolas Karcher, 1550-1553; Il faraone accetta Giacobbe nel regno, disegno e cartone di Agnolo Bronzino, tessitura di Jan Rost, 1553; Giacobbe benedice i figli di Giuseppe, disegno e cartone di Agnolo Bronzino, tessitura di Nicolas Karcher, 1550-1553; Sepoltura di Giacobbe, disegno e cartone di Agnolo Bronzino, tessitura di Jan Rost, 1553.

Osservando questi monumentali arazzi ricchi di dettagli, riusciamo a percepire quanto lavoro ci fosse dietro ogni singolo pezzo prodotto dalla manifattura di Cosimo I, frutto della collaborazione di grandi arazzieri fiamminghi e artisti italiani. La location di eccezione rende la mostra ancora più suggestiva.
La mostra è visitabile solo su prenotazione acquistando il biglietto di ingresso del Museo online su bigliettimusei.comune.fi.it

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