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5 straordinarie artiste che hanno lasciato un segno nella Storia dell'Arte

Quello dell’arte è storicamente un mondo dominato dagli uomini, di donne artiste si è sempre parlato ben poco, ma ciò non vuol dire che non ci siano state donne che hanno lasciato un loro segno permanente nella storia dell’arte. Oggi vogliamo ricordare cinque grandi artiste che hanno dato il loro contributo al mondo dell’arte dal Rinascimento a oggi.

Artemisia Gentileschi
Impossibile parlare di donne nella storia dell’arte senza citare la famosa Artemisia Gentileschi, pittrice romana di scuola caravaggesca, attiva durante la prima metà del XVII. Fu lei che per prima fece capire che anche le donne potevano essere considerate artisti a tutti gli effetti.
Suo padre era il noto pittore Orazio, ma nonostante Artemisia fosse figlia d’arte, per lei non fu affatto facile farsi posto nel mondo dell’arte.  Questa sua passione fu anzi la causa del suo più grande dolore, perché la portò sotto la guida del pittore Agostino Tassi, maestro della prospettiva in trompe-l'œil, che abusò sessualmente della giovane approfittando dell'assenza di Orazio. In seguito all’accaduto l’uomo le promise perfino di sposarla per rimediare al “danno”, promessa che non mantenne, ed Artemisia, da donna forte che era, non accettò mai di piegare la testa e lasciare che il Tassi rimanesse impunito. Denunciò l’accaduto e intentò un processo contro il pittore, che la portò anche a subire umiliazioni pubbliche e torture fisiche. Nonostante questo, lei non ritrattò mai la sua testimonianza. Agostino Tassi fu infine giudicato colpevole e condannato all’esilio da Roma, pena che però non scontò mai perché aveva committenze romane che richiedevano la sua presenza in città.
Artemisia dovette infine trasferirsi a Firenze per lasciarsi quell’orribile storia alle spalle, ma i suoi dolori non furono del tutto vani, ella divenne simbolo del femminismo internazionale e passò alla storia come una donna determinata a combattere per i propri diritti e per perseguire la propria carriera artistica, nonostante i pregiudizi e le enormi difficoltà incontrate.
Artemisia era davvero un’artista eccellente e troppo spesso le sue vicende personali passarono avanti al suo talento. Fu in grado di apprendere magistralmente la lezione di Caravaggio e di donare alle sue opere di simile accento drammatico e teatrale.
Uno dei suoi più famosi dipinti è senza dubbio la Giuditta decapita Oloferne (1616-17) conservata alla Galleria degli Uffizi, di cui esiste anche un’altra versione al Museo Capodimonte a Napoli.


Fede Galizia

Fede Galizia fu pittrice contemporanea di Artemisia Gentileschi, anche lei figlia d’arte, che iniziò a lavorare nella bottega paterna già 12 anni.
Conosciuta principalmente per i suoi dipinti di nature morte, è infatti da considerarsi l’iniziatrice del genere della natura morta insieme ad Ambrogio Figino e Caravaggio.
Era specializzata nei dipinti di centrotavola, composizioni di fiori e frutta dipinti con eccezionale precisione e cura per il dettaglio.
Il suo dipinto Alzata in vetro con pesche, gelsomino, mele cotogne e una locusta fu battuto ad un’asta a Sotheby’s a più di 2 milioni di euro.



Tamara de Lempicka
La pittrice polacca Tamara de Lempicka (nata Maria Gurwik-Górska), arrivò in Francia da San Pietroburgo scappando dai moti rivoluzionari russi, a Parigi aderì all’Art Déco e diventò un’icona degli anni venti. Artista eccentrica e affascinante, raffigurava le donne come provocanti e altezzose, elegantissime e seducenti. Donne dal carattere forte dipinte con colori altrettanto forti e vivaci. Il suo stile è caratterizzato dalla raffigurazione di figure simili a statue tramite l’uso di linee e volumi ben definiti, e di colori stesi in tinte piatte.
La popstar Madonna, è diventata una delle principali collezioniste delle opere di Tamara de Lempicka, e si è spesso ispirata alle opere della pittrice polacca per i suoi look, contribuendo alla riscoperta di quest’artista in tempi moderni.


Frida Kahlo
Frida Kahlo fu certamente una delle più importanti pittrici del secolo scorso, forse l’artista donna più conosciuta al mondo. La pittrice messicana nacque a Coyoacán nel 1907 e divenne famosa per i suoi autoritratti dal fascino eccentrico, in cui la donna si racconta mischiando realtà e immaginazione.
Frida era una donna indipendente e passionale, dotata di grande forza interiore ed eccezionale talento artistico. Visse purtroppo una vita difficile, segnata da gravi problemi di salute.
Trascorse moltissimo tempo costretta a letto, dapprima a causa di una grave poliomielite e in seguito dopo essere rimasta vittima di un incidente stradale che le fratturò la spina dorsale e il bacino.
Fu in questo frangente che iniziò a dedicarsi alla pittura. I suoi genitori le avevano regalato colori e pennelli per aiutarla a passare il tempo, e le installarono anche degli specchi sul soffitto così che potesse ritrarsi.
A 22 anni sposò il pittore Diego Rivera, il loro fu un matrimonio burrascoso segnato da tradimenti reciproci e concluso con un divorzio dopo 10 anni di relazione. Frida subì due aborti causati dalle ripercussione dell’incidente che le aveva fratturato il bacino in gioventù.
A questo si aggiunse la notizia che Diego e sua sorella avevano una relazione e infine un’amputazione di una gamba a seguito di una cancrena. Cadde in profonda depressione e morì a soli 47 anni, dopo aver vissuto una vita piena di dolore e solitudine. La sua salute fisica e mentale la spinsero a tentare il suicidio in un paio di occasioni assumendo oppiacei.
Eppure la sua arte ha lasciò un profondo segno nella società, di Frida Kahlo oggi si parla ancora ed è diventata un’icona globale della moda e del femminismo.
Frida non amava le convenzioni sociali. Era apertamente poligama e bisessuale, indossava gioielli vistosi, abiti tradizionali e corone di fiori, si rifiutava di depilarsi i baffi e le sopracciglia e tutto ciò contribuì al costruirsi di un personaggio ben riconoscibile con uno stile che ancora oggi è fonte di ispirazione per molti creativi e stilisti.



Yayoi Kusama
A 95 anni, Yayoi Kusama, artista giapponese poliedrica e di grandissimo successo, ha opere esposte nei più prestigiosi musei del mondo, come il Museum of Modern Art di New York, la Tate Modern di Londra, il Centre Pompidou di Parigi o il National Museum of Modern Art di Tokyo. Un suo autoritratto è esposto anche agli Uffizi.
Yayoi ha fatto dell’arte la sua forma di terapia iniziando a dipingere da bambina, quando iniziò ad avere disturbi emotivi. Attraverso le sue opere riesce ad esternare il suo mondo interiore, fatto di zucche colorate ricoperte di puntini, tentacoli che escono dal sottosuolo, piante e fiori che crescono fino al soffitto. Opere psichedeliche, dallo stile assolutamente unico e stravagante, così come l’artista stessa, che si fa subito riconoscere per il suo taglio di capelli a caschetto ed i vestiti di colori sgargianti che spesso riprendono i motivi delle sue creazioni.
Yayoi Kusama è un’artista energica, che ama l’arte a tal punto da continuare a coltivare questa passione nonostante le sfide della vecchiaia.

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