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Dettagli di Firenze: il bassorilievo di Perseo e Andromeda alla Loggia dei Lanzi

Rivolti con lo sguardo verso l’alto, impegnati ad ammirare le spettacolari statue della Loggia dei Lanzi tra cui la statua del Perseo che tiene la testa della Medusa (1555) di Benvenuto Cellini, potrete non avrete notato il bel bassorilievo posto proprio alla base di questa statua.
Questo bassorilievo quadrato in bronzo che raffigura un episodio del mito di Andromeda è sempre opera del Cellini e fa parte, insieme alle statuette bronzee di Mercurio Giove, Minerva e Danae col figlio Perseo, della decorazione al basamento di marmo del gruppo scultoreo.Dato che il bassorilievo viene spesso utilizzato come schienale della panca sottostante, rimane spesso nascosto alla vista. Un vero peccato, perché è davvero un piccolo capolavoro.

La donna al centro della composizione è Andromeda, incatenata a una roccia come offerta a un mostro marino.
La povera Andromeda era finita in questa brutta situazione per colpa della madre, regina d’Etiopia, che si era vantata della bellezza della figlia, dichiarando fosse anche più bella delle Nereidi. Queste, furiose, chiesero che Poseidone intervenisse per punirla e il dio del mare mandò quindi il mostro marino Ceto a spargere devastazione sulle coste dell’Etiopia. Di conseguenza, il re di Etiopia consultò l’oracolo di Apollo, il quale gli disse che l’unico modo per placare il mostro era quello di sacrificare a lui la sua unica figlia.
Per fortuna, Perseo, di ritorno a casa dopo aver sconfitto Medusa, stava sorvolando la costa con ai piedi i suoi calzari alati e vide la scena!
Nel bassorilievo del Cellini, a sinistra vediamo infatti il mostro che viene combattuto da Perseo arrivato in soccorso della fanciulla, che una volta liberata diventerà sua moglie. Una storia stranamente a lieto fine per gli standard della mitologia greca.
Un’opera che dimostra ancora una volta la grande abilità di orafo dello scultore fiorentino. La si apprezza nella raffinatezza e ricchezza dei particolari, nella resa dei volumi, dell’anatomia dei personaggi e nella composizione dinamica.

Firenze è piena di questi piccoli tesori, dettagli spesso trascurati dai turisti e dagli stessi fiorentini, ma che una volta scoperti vi faranno innamorare!


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