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Villa Bardini: arte e glicine

Villa Bardini è indubbiamente uno dei più spettacolari spazi espositivi di Firenze, nonché bellissimo polmone verde della città.
In origine era villa Manadora, costruita per Francesco Manadori nel 1641 su un preesistente edificio medievale.
La proprietà è situata sul versante del colle che scende verso i lungarni Torrigiani e Serristori, questo rende possibile godere di uno spettacolare panorama sulla città, ecco perché veniva anche chiamata villa Belvedere.
La villa è passata di mano a diversi proprietari, ed il terreno, dapprima usato per colture agricole, venne trasformando infine in un meraviglioso giardino all’italiana.
Nel Novecento era di proprietà del collezionista Stefano Bardini che ne fece la villa museo che conosciamo oggi.
Alla morte di Stefano, la proprietà passò al figlio Ugo, che lasciò la villa ed il suo parco alla città di Firenze.
Dopo un lungo periodo di restauri ad opera dalla Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron insieme alla Fondazione CR Firenze, fu riaperta al pubblico nel 2006.

La proprietà include oggi uno spazio per esibizioni temporanee, il Museo Bardini e tre giardini: il giardino all’italiana con la sua scalinata barocca, il bosco all’inglese e il parco agricolo dove si trova il famoso pergolato di glicini.
La villa dispone di sessanta stanze, e oltre alle sedi espositive, ospita anche spazi per convegni e servizi ristorativi, gli uffici della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron e la Società Toscana di Orticoltura.

Il punto di forza di Villa Bardini è certamente il parco, visitabile con lo stesso biglietto del giardino di Boboli e che in primavera si accende di viola al fiorire del glicine che copre il lungo pergolato che porta fino alla Loggia del Belvedere, meta di fotografi e turisti in cerca dello scatto perfetto da postare sui social.
L’attrattiva numero uno della villa in primavera è infatti il glicine, un fiore con una storia antica che pare sia stato portato in Italia dalla Cina da Marco Polo.
Per poter ammirare questa spettacolare fioritura è necessario visitare il parco tra aprile e maggio.


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